Facci indovinare: hai ricevuto una bolletta del gas esorbitante? Non disperare (o almeno, non prima di aver letto il nostro articolo dalla A alla Z).
Sono molti i motivi che potrebbero portare alle stelle i tuoi consumi mensili e – buona notizia – esistono anche strategie concrete per uscire dall’impasse. In quest’articolo, noi di Techzen.it abbiamo stilato un vademecum pratico e step by step per risolvere il problema in tempi record: ecco cosa sapere.
Perché la mia bolletta è così elevata?
I motivi sono molteplici. In primis, è opportuno citare l’aumento generale dei consumi. Confronta la lettura del contatore con quella riportata nelle bollette precedenti. Un picco tariffario è dovuto ad A) una temperatura più rigida rispetto al solito che magari induce ad accendere caloriferi e termosifoni, B) un uso più intenso degli elettrodomestici a gas o C) eventuali cambi di abitudini che rischiano d’intaccare sul consumo finale.
Occhio anche agli errori di fatturazione. A volte, il problema risiede in un semplice errore di calcolo o di trascrizione da parte del fornitore al quale ti appoggi. Controlla tutti i dati riportati in bolletta, e presta particolare attenzione alla lettura del contatore, al periodo di riferimento della bolletta, alle tariffe applicate e ad eventuali conguagli annuali.
Un aumento dei consumi è anche causato da potenziali perdite. Le fughe di gas, anche se minime e innocue, rischiano di provocare un picco in bolletta. Ti consigliamo di verificare periodicamente l’integrità dell’impianto.
Infine, se non hai cambiato fornitore da molto tempo, potresti avere un contratto con condizioni economiche super-svantaggiose.
E noi di Techzen abbiamo qualche consiglio per te per ognuno dei suddetti punti.
Come controllare le perdite di gas?
Il controllo delle perdite è un’operazione delicata eseguita da un tecnico specializzato. Ad ogni modo, nulla ti vieta di effettuare una prima verifica.
- Chiudi tutti i rubinetti del gas e spegni gli elettrodomestici.
- Annota la lettura del contatore.
- Attendi almeno 3 ore senza utilizzare il gas.
- Ricontrolla il contatore: se i numeri sono cambiati, be’, potrebbe esserci una perdita.
In caso di sospetta fuga chiama un professionista abilitato o il numero di emergenza del tuo fornitore. È sempre bene intervenire prontamente.
La convenienza delle tariffe per ridurre il costo di una bolletta del gas troppo alta
È capitato a tutti, una volta o l’altra. Il contratto firmato anni e anni prima è ormai sconveniente, ma il tempo per mettersi alla ricerca di una nuova offerta scarseggia.
Come procedere?
Innanzitutto, confronta il prezzo del gas (€/Smc) con le proposte presenti sul mercato e verifica se disponi di una tariffa fissa o variabile. Valuta qual è la più adatta alle tue esigenze. Quindi, mettiti in contatto col tuo fornitore e domanda quali alternative potrebbe proporti. Molto spesso, sono proprio le aziende ad assicurare delle valide soluzioni alle bollette del gas troppo alte.
Se non dovesse essere sufficiente, valuta…
La sostituzione della caldaia
Un’altra soluzione super-efficace per ridurre i consumi e abbassare l’importo della bolletta è la sostituzione della caldaia con un modello più moderno. Le proposte di ultima generazione garantiscono un risparmio fino al 30% rispetto ai vecchi modelli.
I vantaggi sono molteplici. Si spazia da una maggiore efficienza energetica – le caldaie appena immesse sul mercato, infatti, hanno rendimenti superiori al 90%, contro il 60-70% dei modelli più datati – a una tecnologia a condensazione che recupera il calore dei fumi di scarico, riducendo gli sprechi. Inoltre, la modulazione della potenza adatta il funzionamento alle tue reali necessità per evitare gli sprechi non necessari, mentre i sistemi di termoregolazione avanzati permettono una gestione più precisa della temperatura. Le caldaie fresche fresche sul mercato sono compatibili anche con le energie rinnovabili: molti modelli possono essere integrati con pannelli solari termici.
Il costo di una nuova caldaia può variare dai 1.000 ai 3.000 euro a seconda della potenza e delle caratteristiche di cui necessiti. Tuttavia, l’investimento iniziale viene ammortizzato in pochi anni grazie al risparmio in bolletta. Inoltre, la sostituzione può beneficiare di detrazioni fiscali fino al 65% della spesa sostenuta.
Cambio fornitore: come e perché farlo
Se dopo tutte queste verifiche la tua bolletta risulta ancora molto (troppo) alta, potrebbe essere il momento di cambiare fornitore. Il mercato libero dell’energia offre numerose opportunità di risparmio.
I passaggi per sbarazzarti del vecchio fornitore e trovare un’opzione migliore sono semplici e intuitivi.
- Confronta le offerte. Ti consigliamo di fare uso dei comparatori online per trovare le tariffe più convenienti nella tua zona.
- Verifica le condizioni contrattuali prima di procedere alla stipula e fai attenzione a eventuali costi nascosti e/o a clausole vincolanti.
- Scegli tra tariffa fissa o variabile; la prima garantisce stabilità, la seconda può essere più conveniente in periodi di calo dei costi.
- Contatta il nuovo fornitore – che sia online, telefonicamente o recandoti in un punto vendita.
- Fornisci i dati richiesti. Generalmente dovrai portare con te il codice PDR, l’ultima lettura del contatore e i tuoi dati personali.
- Firma il nuovo contratto; puoi farlo anche digital.
- Attendi il passaggio. Il cambio avverrà automaticamente, senza interruzioni di fornitura.
L’autolettura per evitare la bolletta di conguaglio
Una delle strategie più efficaci per evitare bollette del gas troppo alte è effettuare regolarmente l’autolettura del contatore. Ma cos’è esattamente, e perché è così importante?
L’autolettura è la rilevazione dei consumi effettivi di gas direttamente dal cliente, che comunica al fornitore lo status del proprio contatore. Il processo in questione permette di ricevere bollette basate sui consumi reali – evitando, cioè, le stime che potrebbero portare a conguagli onerosi.
Per procedere quanto prima, comincia a trovare il tuo contatore personale – solitamente si trova all’esterno dell’abitazione o in un locale tecnico. Quindi, identificane la tipologia: potrebbe essere meccanico (con rotelle numeriche) o elettronico (con un display digitale). Per i primi, leggi i numeri neri da sinistra a destra, ignorando eventuali cifre rossi o decimali. Per i secondi, premi il pulsante per visualizzare la lettura sul display.
Il valore da comunicare è solitamente preceduto dalla sigla Sm3.
Annota il numero completo e comunicalo al fornitore tramite il sito web, l’app, il servizio clienti (telefonico) o per SMS, a seconda delle modalità offerte dal tuo gestore.
La frequenza ideale per l’autolettura dipende dal tuo contratto e dalle politiche del fornitore. In generale, ti consigliamo di controllare i consumi almeno ogni due o tre mesi per evitare brutte sorprese.
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